Facciamo luce sul teatro! Kabukista partecipa all'iniziativa di U.N.I.T.A.
Facciamo luce sul teatro! Partecipiamo all’iniziativa di U.N.I.T.A. perché si torni a parlare di teatro.
Il punto, secondo noi, non è tanto attenersi a regole che, pur apparendo talvolta incomprensibili, avrebbero il fine di preservare la salute di quante più persone possibili e, occupandoci noi di arte e non di virologia, non vogliamo certo mettere in discussione le scelte di chi ne sa sicuramente più di noi: quindi accettiamo sommessamente e con fiducia i sacrifici che ci vengono imposti. Quello che invece non possiamo più accettare è che la parola teatro - così come musica e arte più in generale - venga a malapena pronunciata, che non si faccia altro che pensare alla pancia delle persone senza occuparsi di bisogni che sono considerati secondari, a dir tanto, ma che invece sono fondamentali: sono la cultura e l’istruzione, la capacità ma anche la possibilità di fare avanguardia, di sperimentare, che formano l’anima di un paese, le sue aspirazioni, le sue spinte in avanti. Quello che non possiamo più ammettere è che si tengano i teatri chiusi perché, si badi bene, pur essendo riconosciuti come luoghi sicuri in sé, sarebbero causa del formarsi di pericolosi assembramenti nell’attesa prima dello spettacolo… come se non fossero praticabili mille soluzioni per evitare questi pericolosi assembramenti! Ma le soluzioni si trovano solo quando le si cerca davvero. Il punto è che, insieme ai teatri e agli altri spazi di cultura, si chiudono con forza anche gli occhi davanti agli assembramenti - quelli sì preoccupanti - da ultimo aperitivo prima di diventare zona arancione, da autobus la mattina per andare a scuola, da pre derby di calcio…
Il teatro per noi è come l’aria, chiederci di trattenere il respiro così a lungo è impossibile.
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